NOTE PER RICERCHE SULLA STORIA DELL'OROLOGERIA PESARINA

Copertina del Catalogo Solari 1914
Premessa
Si ripropone l'intervento fatto nel corso dell'incontro sociale degli Amici dell'Orologeria Pesarina svoltosi a Tolmezzo il 16.3.2019, parzialmente modificato.
A tutt'oggi mancano ricerche approfondite sulle origini dell'orologeria pesarina e sulla sua diffusione prima del XX secolo. Forse su questa mancanza hanno inciso la perdita dell'archivio storico Solari avvenuta durante la seconda guerra mondiale (ma, come si vedrà, già gli estensori del catalogo Solari del 1906 lamentavano vuoti di notizie per i tempi remoti «non avendo i nostri avi tenuto alcuna nota degli orologi da essi costruiti») e altre difficoltà tecniche “oggettive”. La dispersione spaziale e temporale delle installazioni di orologi da torre non favorisce, infatti, approcci di ricerca “intensivi”, concentrati in tempi brevi, ma richiede un lavoro di scavo, raccolta e accumulo di tipo indiziario, paziente, lento, prolungato – tempi lunghi e risultati incerti.
Nell'intervento si sottolineava pertanto l'utilità di partire dalle notizie conosciute, riconsiderandole mediante l'esame diretto delle fonti, e da quelle “misconosciute”, disperse all'interno di pubblicazioni locali di vario genere difficili da censire, o in opere di più ampio respiro incentrate su tutt'altri argomenti.
La documentazione relativa alle installazioni di orologi è infatti spesso costituita da piccoli frammenti “annegati” in un mare vario ed esteso di fascicoli notarili, comunali, parrocchiali...; per non perdere la bussola e rendere la "pesca" fruttuosa è necessario un buon orientamento, costruito con criteri probabilistici.
Seguendo questo approccio nel corso del 2019/20 non sono mancate le “scoperte”, relative in particolare agli orologiai della casata Capellari, che si sono svelati come i precursori diretti dei Solari, in grado di muoversi, tra Seicento e Settecento, in un'area ― estesa dal Bellunese fino a Fiume, Veglia e Cherso, passando per il Friuli, Trieste e l'Istria ― che verrà poi ripercorsa e ampliata dai Solari stessi a partire dalla fine del Settecento.
Ma di questo ci ripromettiamo di parlare più diffusamente in futuro.
L'archivio Roia
L'eredità di Don Antonio Roia, condensata nel suo archivio denso di trascrizioni, riferimenti a fonti, appunti, regesti, elaborazioni, non può ovviamente essere trascurata. Le sue note estrapolate dai libri delle sepolture, per esempio, ci restituiscono 368 decessi avvenuti al di fuori della parrocchia di san Canciano in due secoli: 206 nel Settecento e 162 nell'Ottocento1.
Nel Settecento i decessi appaiono tripartiti geograficamente in modo ben marcato tra: (i) il vicino Veneto, Val Belluna e Feltrino in particolare (28,2%); (ii) Trieste e l'Istria (26,2%); (iii) le regioni tedesche, slave e ungheresi dell'Europa centro-orientale (37,9%).
Nell'Ottocento si verifica una flessione degli eventi e intervengono alcuni mutamenti nella loro distribuzione territoriale, consistenti: (i) nella contrazione del Veneto (16,7%) e delle aree slave dell'Europa centro orientale (8,0%); (ii) nell'incremento delle aree interne o più vicine - Friuli e Carnia (22,8%); (iii) nella tenuta dell'area tedesca (17,3%), di Trieste e dell'Istria (25,3%).
Semplificando, si può ipotizzare che fino al Settecento gli sbocchi verso il Veneto e l'Istria fossero legati principalmente alla tessitura, mentre quelli verso l'Europa centrale e orientale al commercio di spezie e medicinali.
Nell'Ottocento quest'ultima area costituì lo sbocco della nuova emigrazione “proletaria” di boscaioli, muratori, segantini, ecc.. La “tenuta” dell'Istria – in termini relativi, se non assoluti – rimane da spiegare, così come resta da chiarire il ruolo giocato dalla produzione di orologi sull'emigrazione temporanea e definitiva.
Emerge in ogni caso una particolarità dell'emigrazione pesarina in età moderna, costituita non tanto dall'esistenza di un elemento sicuramente unico come la produzione di orologi, quanto dal fatto di compendiare in sé tutte le caratteristiche principali singolarmente osservabili nelle altre località carniche, compresa l'emigrazione verso il Veneto, praticamente assente nella Val di Gorto. Non si sa se quest'ultimo flusso abbia giocato un ruolo nell'acquisizione delle competenze necessarie per la produzione di orologi; ma si tratta di una possibilità che bisognerà esplorare.
Settecento
Le note di Antonio Roia contengono rapidi accenni a orologiai. Si è cercato di approfondirne alcuni, trovando riscontri negli atti notarili conservati all'Archivio di Stato di Udine; lo stesso si è fatto con qualche indicazione di altri studiosi. Ecco le fonti riesaminate relative al Settecento.
- 1730 (Osvaldo e Giacomo Capellaro costruiscono l'orologio di Salcano)
Tutti i documenti sulla costruzione nel 1730 dell'orologio di Salcano sono stati trascritti da Ranieri Mario Cossar in un articolo comparso su Ce Fastu? nell'ormai lontano 19412. L'orologio doveva «esser di peso L. 500 et qualità com'e quello di Tappogliano3» fatto da Osvaldo 4 anni prima «salvo che questo deve esser col perpendicolo; se bene l'altro sia col tempo». In questo caso si è solo constatato che il rogito non venne redatto, come si ritiene comunemente, dal notaio Giuseppe Gostisse di Salcano, ma dal di lui padre Antonio Milost4. - 1738 (Giacomo Cappellaro e la riparazione dell'orologio di Palma)
Dall'atto di notifica di una lettera rivolta a Giacomo di Giambatta Cappellaro, redatto nel 1738 dal notaio Giacomo Gonano di Osais, si apprende che Giacomo avrebbe dovuto aggiustare l'orologio del fortino di Palmanova, così come chiesto dal Giovanni Pesamosca «in forza della società intervenuta nella facitura d'esso orologgio», società alla quale compartecipavano con quote paritarie5. Vengono così documentati i contatti del Capellaro con altri orologiai, e in particolare con Giovanni Pesamosca da Chiusaforte, allora governatore dell'orologio della torre di piazza Libertà di Udine, al quale nel 1734 aveva applicato lo scappamento con pendolo e altre migliorie6. Il fatto che gli orologiai pesarini non si muovessero isolatamente, ma fossero in contatto con quelli della Val del Ferro, potrebbe contribuire a chiarire il problema delle origini dell'orologeria a Pesariis. - 1738 (Giacomo Capellaro cede la bottega a Giombatta Solaro)
Il 5 maggio 1738, facendo seguito a un contratto di permuta intercorso tra Giacomo Capellaro e Giombatta Solaro, i due convengono «che entro il termine d'anni sei pross. vent.i debba cedere esso Cappellaro la Bottega medema allo stesso Solaro con titolo di permuta»; il valore della bottega nella quale lavoravano assieme sarà stimato «a senso del contratto 1736». Tra le altre clausole previste vi è anche la donazione dello «studio esistente nel corpo della casa fù del q. Gio. B.a Gonan». Inoltre il Solaro cede al Capellaro una caneva, «esclusa la Busa, che è un pezzetto di caniva» che resterà del Solaro il quale potrà dividerla e «ridur essa Caniva in Bottega, con fucina»7. Già prima del 1738, quindi, i Solari e i Capellari, uniti da legami parentali, in questo caso zio e nipote, collaboravano nel campo della lavorazione del ferro. Nell'atto oltre alla “faria” viene nominato anche lo “studio”, forse il luogo di elaborazione/conservazione dei progetti e della documentazione aziendale. - 1742 (Giacomo Capellaro acquista casa a Pieria pagandola in parte con due orologi)
Il 16 settembre 1742 Giacomo di Gio. Batta Capellaro oriundo di Pesariis, abitante a Pieria, acquista da Zuanne Cleva di Sostasio, un pezzo di casa situata nelle pertinenze di Pieria. Il prezzo pattuito dovrà essere pagato in tre anni mediante, tra l'altro, la fornitura nel 1743 di un «orolloggio di battere e ribattere» da consegnare ad «aggravio del Capellaro in Rovigno d'istria in casa del m.r Antonio Angelini» e «poi nell'anno 1744 … un altro orolloggio della qualità del pred.o … da consegnarglilo qui in Patria»8. - 1747 (Zuane, Osvaldo e Mattia Cappellaro e l'orologio di Trieste)
Nell'ottobre del 1747, Zuanne, Osvaldo e Mattia Cappellaro (quest'ultimo rappresentato da Giacomo Capellaro, cugino di Zuanne) costruttori dell'orologio per la Comunità di Trieste, decisero di rimettere nelle mani di Nicolò Giorgesso e Giacomo Gonano, l'interpretazione del contratto che regolava i loro rapporti. Il guadagno avrebbe dovuto essere diviso a metà tra Zuanne e Osvaldo da una parte e Mattia dall'altra. Ma terminata l'opera e giunto il tempo di consegnarla sorsero delle divergenze in quanto «Zuanne ed Osvoldo pretendono recognizione della loro maggior industria e capacità e maggior faticha avuta per lavorar il ferro grosso ed altro comprente della faria»9. - 1754 (Zuanne Cappelaro, che ha riparato l'orologio di Prato, viene aggregato)
Nella vicinia del 30 agosto 1754, viene formalizzato quanto concordato verbalmente due anni prima, ovvero che Zuanne Cappellaro il quale «ha aggiustato l'orologgio di questo campanile e posto à ribattere» sborsando per conto del Comune 40 lire e ha sostenuto le spese per la pianella del coperto della chiesa, venga aggregato al Comune di Prato e che detti esborsi siano imputati a saldo di quanto dovuto per l'aggregazione10. - 1788 (Antonio Solari e l'orologio di Cherso)
Tra gli attestati relativi ai lavori svolti dalla Ditta Fratelli Solari elencati nel catalogo del 1906, al primo posto figura quello rilasciato dalla podesteria di Cherso per la costruzione, da parte di Antonio Solari, nel 1789, dell'orologio di quella città11. Il tutto fu regolato da un contratto riportato nel nono Libro dell'Onorando Consiglio di Cherso, attualmente conservato all'Archivio di stato di Fiume12. La sua individuazione è stata possibile grazie alle indicazioni contenute nel saggio Cherso ed Ossero sotto la Serenissima di Silvio Mitis, storico appartenente a una antica casata chersina, stranamente mai citato in relazione alla Carnia. Ecco una breve passo: «E così, ai 30 di giugno del 1788 si stipulò modis et formis un bel contratto notarile, minuto, particolareggiato, corroborato da nove firme… In esso “il detto Professore Antonio Solari, Carnielo, Orologista” si impegna di costruire “una Macchina nuova dell'orologio Pubblico di peso di libre trecento”, e verso il pagamento di ducati 230, da sborsarsi dal comune, quando la detta macchina, per i primi della ventura quadragesima, sarà messa a posto»13.
Ottocento
La sempre più ampia digitalizzazione di libri e documenti sta continuamente allargando gli spazi e le possibilità di ricerca. Molte fonti, consultabili fino a poco tempo fa solo mediante trasferte verso archivi a volte difficilmente accessibili, sono ora liberamente disponibili online, comodamente visibili da qualsiasi luogo senza limiti di tempo. Nel caso dei Solari di Pisino, per esempio, è stato possibile individuare le date del loro insediamento e ricostruire l'evoluzione delle loro famiglie per buona parte dell'Ottocento proprio grazie alla numerosità dei registri anagrafici pubblicati sul web tramite FamilySearch.
Pisino
Secondo l'«Operato dell'Estimo Catastrale» del 1830, anch'esso disponibile online, sul finire degli anni venti dell'Ottocento Pisino contava 2.487 abitanti, suddivisi in 478 famiglie. L'industria artigianale occupava un nucleo ristretto di persone, tra le quali non mancavano i carnici, costituito da 15 calzolai, 13 sarti, 11 tessitori, 9 mugnai e altrettanti muratori, 4 falegnami, 1 sellaio e, infine, un orologiaio14.
I fratelli Sebastiano e Giovanni Battista Solari, figli di Antonio, il costruttore dell'orologio di Cherso, vi si stabilirono agli inizi dell'Ottocento.
- 1807 (matrimonio di Sebastiano Solari)
Il 14 aprile 1807 Sebastiano figlio di Antonio da Pesariis, di 31 anni, sposa Caterina fu Martino Bobich, di 27, avendo per testimone il compaesano Giovanni Cleva15. Tra il 1809 e il 1823 dal matrimonio nascono 6 figli. Nell'atto di nascita dell'ultimo figlio (Vincenzo da Paola, 16.7.1823) Sebastiano viene qualificato come tessitore16; lo stesso anche nel 1832, quando muore la figlia Maria17. - 1818 (matrimonio di Giovanni Battista Solari)
Il 9 febbraio 1818 Giovanni Battista Solari ex Pesaris cargnus di 46 anni, si sposa con Maria figlia di Mattia Bazul di Gherdosella, di 24 anni18. Dal matrimonio nasceranno due figli, un maschio e una femmina. Antonio, l'unico maschio, morirà all'età di otto anni. Nel relativo atto di morte (23.4.1828) viene indicata la professione del padre, Giovanni Battista, che è quella di orologiaio19. - 1844 (Antonio Solari orologiaio)
Antonio, nato nel 181420, primo figlio maschio del tessitore Sebastiano Solari, seguirà le orme dello zio Giovanni Battista, rimasto senza discendenza maschile; nel 1844, quando compare come teste al matrimonio del muratore carnico Leonardo Sandri esercita la professione di orologiaio21.
Istria, Dalmazia, Trieste, Isontino…
Nell'articolo I “mistri della Cargna” in Istria, che rielabora un intervento svolto nel 1996 durante il convegno internazionale sui Cramars, Roberto Starec segnala l'esistenza di documentazione relativa all'orologio di Isola e a quello di Orsera, riportandone ampi stralci22. Altre notizie sparse sono state raccolte online, spulciando giornali e pubblicazioni. Ecco una breve rassegna.
- 1809 (orologio di Isola)
Nel 1814 Giacomo Solari, orologista di Pesariis, che vanta un credito di Fr 413 risalente al 1809 per la costruzione dell'orologio di Isola, ne sollecita il saldo con queste parole: «Per riscuotere un tal credito, che forma la mercede dei travagli di mia professione, unico mezzo della mia sussistenza, ò dovuto in quattro anni incontrare a questa parte tanti viaggi, che anno di molto scemato il mio credito, essendo io nativo della Carnia, ed avendo colà la mia Famiglia, ad onta di tanti viaggi e di molte ricerche per riscuotere il pagamento, tutto fu inutile fin ora, ed infruttuoso.23» - 1813 (orologio di Orsera)
Nel 1814 «Gio: Batta Solari di Pisino … insta che sia ordinato alla Superiorità di Orsera di pagargli la summa di franchi quattrocentoventicinque per mercedi e prezzo convenuto pella riparazione del pub.co orologio»24. - 1816 (orologio della Borsa di Trieste)
Proprio giovedì scorso, visitando il museo commerciale di Trieste, Alceo Solari e io ci siamo imbattuti nei riferimenti comprovanti la costruzione dell'orologio della Borsa di Trieste per mano di Giacomo Solari. Il 7 agosto 1816 venne stabilito «di procedere con detto Orologgiajo Solari alla stipulazione del relativo contratto», fermo restando che «il prezzo resta fissato in F. 650 effettivi»25. - 1841 (avviso di Antonio e Giacomo Solari sulla Gazzetta di Zara)
Sulla Gazzetta di Zara del 1° gennaio 1842 viene pubblicato un avviso pubblicitario di «Antonio, e Giacomo padre, e figlio Solari da Perarys … fabbricatori d'Orologi da torre, e da muro», nel quale vengono elencate le località dalmate in cui sono già stati installati 25 orologi da torre, e si invitano gli interessati a indirizzare le ordinazioni a Spalato, dove si intratterranno fino alla fine di maggio (v. figura n. 1)26. - 1853 (Morte di Antonio Solari distinto artefice di Orologi da Torre)
L'Annotatore Friulano dell'11 maggio 1853 comunica la morte di Antonio Solari con queste parole: «Solari Antonio di Pesariis in Carnia, quel distinto artefice, che costrusse centinaia di Orologi da Torre, e che nell'anno 1852 informò con nuovi e difficili congegni quello pregevolissimo che sta sulla Torre di S. Giovanni di Udine, morì il 23 aprile in età di anni 59. Poiché nel volger di sua vita nessuno fece onorato ricordo dei benemeriti di questo industre meccanico, è debito de' suoi conterranei il deplorarne la morte, sendocché in esso perde la Carnia ed il Friuli un modesto sì, ma non volgare ingegno»27. - 1854 (Giovanni Solaro installa l'orologio a Villa Bottacin)
Su L'Alchimista Friulano del 21 maggio 1854, compare il seguente trafiletto: «Ci gode l'animo di rapportare le seguenti parole che trovammo scritte nel Diavoletto in lode di un valente artefice della Carnia. ‹A proposito di orologi, dice quel giornale, vi dirò che ne viddi uno ad Ancora nella terra della villa Bottacin al Boschetto, bellissimo lavoro di Giovanni Solaro di Pesariis, che segna il tempo con tal precisione da poter dar norma a tutti gli orologi di Trieste›»28. - 1860 (orologio di Monfalcone)
Una prima installazione dell'orologio pubblico avvenne nell'anno 1860. In seguito iniziarono le pratiche per la sua riparatura, così lascia intendere una lettera al podestà, datata Pesariis 8.3.1885, nella quale Giacomo Solari fa presente che «dai primi giorni del corrente anno il sottoscritto trasmetteva a V.S. Ill.a da qui il relativo progetto per la riparatura in discorso, ma con rincrescimento fin'oggi non s'ebbe neppure cenno di ricevuta». In altra missiva, nel ringraziare per la preferenza accordata nell'affidamento della riparazione si ricorda che «ora la nostra fabrica sta ultimando una nuova e colossale macchina d'orologio pel Comune di Remazacco (Udine), dopodiché dovrà costruire due nuove macchine a grande suoneria e colle meridiane una per la Sicilia ed una per la provincia di Aquila»29. Le cose si trascinarono per qualche anno. Un'offerta del 1 luglio 1893 trasuda sicurezza nei propri mezzi; infatti, posto che «se si volesse fare una decifrata spiegazione di tutti i pezzi componenti l'orologio, riuscirebbe un lavoro non soltanto lungo, ma anche un po' difficile», si sostiene che «per affermare il nostro asserto noi ora per allora ci dichiariamo pronti ad eseguire il lavoro e poscia sottoporlo ad esame e confronto con qualsiasi altro fabbricante che accetti la costruzione alle nostre stesse condizioni, lasciando in facoltà di codest'On. Rappr.za di scegliere quello che meglio crederà meritevole, e qualora il nostro venisse rifiutato noi lo ritireressimo senza diritto ad'alcun indenizzo di spesa». Inoltre «per meglio avvalorare quanto si è detto, in data odierna inviamo alla S. V. Illma, una circolare con disegno dell'orologio ed ove si trovano pure alcuni attestati rilasciatici da Comuni da noi forniti di nuove macchine, ai quale ne potressimo aggiungere cetinaja ad ogni richiesta». L'opera venne ultimata nel mese di ottobre del 189330. - 1863 (orologio di Zara)
Giuseppe Sabalich nel saggio Ricerche di storia zaratina (1912), ricorda la costruzione dell'orologio di Zara con queste parole: «L'orologio fu sostituito, verso il 1863, da un altro, costruito dalla celebre ditta dei fratelli Solari, da Pesàris, presso Udine, e passato poscia al campanile del Duomo»31. - 1867 (Orologio sulla R. Posta di Padova)
In una “circolare” dello Stabilimento orologeria da torre di Leonardo Solari e figli di Pesariis, del 1° luglio 1880, antesignana del famoso catalogo del 1906, nella parte dedicata alle referenze, viene riportata una dichiarazione del sindaco di Padova (17 maggio 1870) attestante l'installazione «precisa» sul palazzo delle poste, da parte di fratelli Giovanni e Leonardo Solari di Pesariis, dell'«Orologio a quadrante trasparente» e il suo regolarissimo andamento32. Alla sua costruzione si pervenne su impulso dell'astronomo Enrico Nestore Legnazzi, che nel 1867 scrisse sull'argomento un interessante opuscoletto, nel quale, dopo aver ricordato che il nuovo orologio era «il risultato delle più moderne e precise regole dell'arte»33, ne riassunse le caratteristiche tecniche e costruttive. Tra queste sottolineò, in particolare, l'importanza dell'adozione dello «scappamento a riposi», o alla Scivil, in cui «il regolatore ritornando dopo un'oscillazione alla posizione primitiva, invece di trovare un dente che gli si oppone, come nello scappamento a retrocedimento, incontra soltanto un arco concentrico alla sua corsa, su cui si muove senza resistenza, fino a che trova il dente che lo spinge per restituirgli la forza perduta. … Questo semplicissimo congegno è ritenuto il migliore e viene prescelto soltanto negli orologi di precisione»34. Quanto ai costruttori ecco come si esprime: «La macchina è opera dei bravi fratelli Solari del paesetto di Pesariis vicino a Tolmezzo, presso i quali la meccanica di precisione è ereditaria da oltre 300 anni. Dagli stessi furono condotti a compimento ben 200 orologi grandi per molte città e paesi della Dalmazia, Istria, Turchia ed Italia. Nell'arte dell'orologeria i Solari salirono in fama per precisione, buon gusto e prezzo discreto»35. - 1871 (pesarini a Spalato)
Nel Manuale del Regno di Dalmazia per l'anno 1871 tra i periti giurati dell'I.R. Tribunale Circolare di Spalato compaiono i tessitori Giacomo Cleva e Sebastiano Solari36. Quest'ultimo fungeva da riferimento per la raccolta degli ordini di orologi da torre, così almeno risulta dall'avviso pubblicitario diramato sulla stampa nel 1884 da Lorenzo Solari (v. figura 2). - 1876 (orologio di San Giovanni a Trieste)
Il 20 settembre 1876 il Consiglio della città di Trieste approvò una richiesta di aumento del compenso formulata da Antonio Solari da Pisino a seguito del l'installazione dell'orologio della chiesa di S. Giovanni in Guardiella. In essa si ricorda che l'opera gli era stata commissionata in quanto «persona di specchiata onestà e versatissima in questo genere di lavori, dacché aveva fornito di orologi parecchie chiese dell'Istria». L'aumento rispetto a quanto preventivato era giustificato per lavori imprevisti come «per la difficile rottura nel volto del campanile in senso obliquo e la sua riquadratura, la rottura superiore del selciato di pietra bianca, la costruzione d'apposito pavimento da farsi nel centro del campanile per appoggiare la macchina ed altro pavimento da costruirsi all'altezza dell'ingranaggio delle suste pel movimento degli indici, nonché in riflesso alle spese maggiori per le trasmissioni ed il giuoco dei martelli da custodirsi in rivestimenti»37. - 1884 (avvisi pubblicitari di Lorenzo Solari)
Attorno a quest'epoca avvisi pubblicitari compaiono ripetutamente su quotidiani dalmati. Per esempio sul Narod di Spalato del 17 maggio 1884 (v. figura n. 2) si può leggere: «II sottoscritto, essendo di passaggio per questa città,si permette di avvisare questo rispettabile pubblico che assumerebbe commissioni in orologi da Torre, come pure qualsiasi riparazione di simili orologi. Solari Lorenzo Orologiajo, premiato con medaglia d'argento all'Esposizione di Udine. Per ordinazioni rivolgersi presso il sig. Sebastiano Solari in Spalato»38. - 1888 (orologi di Spalato)
Sul Narod del 27 aprile 1888 compare la seguente notizia: «Il nuovo orologio è collocato definitivamente sulla torre del campanile in piazza dei Signori. Mercoledì sera cominciò a battere le ore. Ha un suono bello e forte. Un meritato elogio alla ditta Solari da Pesaro (sic!)»39. Il Narod del 9 ottobre 1888 ritorna sull'argomento con questa notizia: «Come è noto ai nostri lettori, mesi fà per cura del comune fu cambiato l'orologio sulla torre del campanile in Piazza dei Signori. II nuovo orologio, costruito secondo i più moderni sistemi, batte non solo le ore, ma anche le mezzo ore -con grande comodo del pubblico»40. - 1886 (orologi della chiesa di Sant'Ignazio a Gorizia)
L'archivio storico del Comune di Gorizia, conserva una corposa pratica relativa agli orologi della Chiesa di Sant'Ignazio. Contiene una interessante corrispondenza con l'Antica Ditta Fratelli Solari in Pesariis (Udine). Fabbrica speciale d'orologi pubblici per campanili, chiese, palazzi, stabilimenti, ospedali, stazioni ferroviarie, ecc. ecc. Premiati con due medaglie all'esposizione di Udine 1883, questo il logo presente sulla carta intestata (v. figura 4). Tra le carte figura una brochure pubblicitaria che anticipa nella forma e nel contenuto il catalogo del 1906, dello Stabilimento orologeria da torre di Leonardo Solari e figli di Pesariis; al suo interno è riportato un elenco di dieci installazioni (Udine, Padova, Chioggia, Rovigo, Castelfranco Veneto, Longarone, Lonigo, Trieste, Buie d'Istria e Zara per il logo v. figura 5). In una lettera scritta a Ragusa il 23 dicembre 1886, Antonio Solari, informa che «trovasi in questa città per mettere a posto sopra la principale Torre Comunale il nuovo grandioso orologio testé costruito, il quale dovrà segnare le ore e i minuti sopra un quadrante di cristallo trasparente avente il diametro di metri 2.40 in unico pezzo e battere e ribattere le ore a mezzo di due colossali statue di bronzo». In altra lettera spedita da Spalato al Comune di Gorizia il 10 giugno 1887, Lorenzo Solari di Giacomo da Pesariis, presso Antonio Solari orologiaio a Pisino, trovandosi «da vari giorni qui in Dalmazia pel collocamento di più orologi, come pure stretto altri contratti» e stando per rientrare chiede un incontro per verificare l'interesse per nuovi orologi. Si fermerà a Pisino, dove chiede gli sia indirizzata la risposta41. - 1893 (Ivan/Giovanni Bon, agente Solari)
Nel 1893 sul Narod si ripetono con frequenza gli avvisi pubblicitari dell'«I. R. Privilegiato Orologiaio dell'I. R. Marina di guerra diplomato perfezionatore di Cronometri» Giovanni Bon (v. figura 3), con negozio in piazza S. Michele di Spalato, il quale non manca di far presente la sua qualifica di «Rappresentante della fabbrica di orologi da torre dei fratelli Solari»42.
I cataloghi del 1906 e 1914
Non è necessario ricordare l'importanza del catalogo pubblicato nel 1906, molto noto e fonte principale, dopo la perdita dall'archivio storico, delle narrazioni sulla Ditta Fratelli Solari. Meno conosciuto è quello pubblicato otto anni dopo, nel 1914. Ciò solletica il confronto. Un'analisi esaustiva richiederebbe spazio e tempo adeguati, perciò se ne circoscriverà l'ambito all'Elenco di alcuni orologi costruiti dalla Casa Solari, presente in ambedue i cataloghi43.
La nota anteposta alle elencazioni («Gli orologi qui sotto elencati sono costruiti quasi tutti in epoca recente, non avendo i nostri avi tenuto alcuna nota degli orologi da essi costruiti»), evidenzia un problema di esaustività che non può essere approfondito ora; si prescinderà inoltre dall'analisi di eventuali contraddizioni, ripetizioni ed errori (che a prima vista appaiono marginali).
Quanto all'ambito temporale si può ovviamente ritenere che le installazioni elencate si riferiscano massimamente all'Ottocento, in piccola parte ai primi anni del Novecento e in piccolissima parte al Settecento. Anche la distribuzione geografica merita un avvertimento; si sono riprese le indicazioni sulle provincie riportate negli elenchi e ciò, trattandosi di territori coinvolti successivamente in mutamenti geopolitici e geo-amministrativi rilevanti, può creare qualche ambiguità (ad esempio, mutamenti statuali a parte, Lussino apparteneva al Margraviato d'Istria, la provincia di Pordenone non esisteva, etc.).
Il catalogo del 1906 riporta 499 installazioni, concentrate per la maggior parte nei territori corrispondenti all'attuale Friuli Venezia Giulia (44,5%), in Istria e nei paesi affacciati sulla costa adriatica orientale (45,49%). Il rimanete 10% circa delle installazioni è distribuito lungo la penisola italiana (per questi dati e quelli successivi si veda in appendice la tabella 3).
L'elencazione del 1914 restituisce globalmente lievi variazioni percentuali, che, però, una volta isolate dovrebbero corrispondere alle istallazioni eseguite nell'intervallo temporale che separa i due cataloghi. Si tratta di 50 nuove installazioni concentrate per la maggior parte in Friuli (46,0%) e nel resto dell'Italia (42,2%), mentre l'Istria e la Dalmazia pesano solo per il 12,0%.
Nel periodo 1906-1914 si assiste quindi a un mutamento significativo delle aree di sbocco. Il crollo del mercato istriano e dalmata viene compensato dall'espansione del mercato interno (Italia centrale e meridionale in particolare)44.
Conclusione
Come anticipato in premessa, con l'elencazione appena fatta si è cercato di dimostrare che l'approfondimento di quanto già si conosce può aiutare sia a riconsiderare in modo diverso fatti apparentemente già acquisiti, sia a scoprire nuovi particolari, rimandi a altre fonti, nuovi percorsi di ricerca.
Ritengo, inoltre, che per facilitare la raccolta e l'analisi delle informazioni raccolte sarebbe vantaggioso disporre di procedure informatizzate utilizzabili online in maniera condivisa; una specie di archivio informatico sull'orologeria pesarina, aggiornato costantemente da tutti i soci, con modalità agili e schemi uniformi.
Appendici
Tabella 1
ZONE | 1700-1799 | 1800-1899 | TOTALE | |||
---|---|---|---|---|---|---|
n. | % | n. | % | n. | % | |
Istria e Trieste | 54 | 26,2 | 41 | 25,3 | 95 | 25,8 |
Veneto | 58 | 28,2 | 27 | 16,7 | 85 | 23,1 |
Austria e Germania | 42 | 20,4 | 28 | 17,3 | 70 | 19,0 |
Boemia, Moravia e altri est | 36 | 17,5 | 13 | 8,0 | 49 | 13,3 |
Carnia e Friuli | 11 | 5,3 | 37 | 22,8 | 48 | 13,1 |
Altro | 5 | 2,4 | 16 | 9,9 | 21 | 5,7 |
TOTALE | 206 | 100,0 | 162 | 100,0 | 368 | 100,0 |
Fonte: elaborazioni su dati raccolti da don Antonio Roia; BMG, archivio Roia, I-2-40 (38) - Excerpta ex libris canonicis et ex archivio Eccl. S. Canciani et Eccl. de Pesariis. |
Tabella 2
N. | DATA | DESCRIZIONE |
---|---|---|
1 | 1703.20.7 | + Dom.ca mo. di Dom.co de Agaro di T., an. 40, in Sappatae Plebe, sep. ivi. |
2 | 1703.24.10 | + in Sardijn Natale di Giov.i Pontil di Pieria, an. 39 |
3 | 1708. (luglio) | + in Germania - Petrus f. Laurentii Rupil di Avausa |
4 | 1708. (agosto) | morse già fà nella Val Belluno Osualdo di m.o Zuane Bearzo di Prico |
5 | 1712.22.5? | + in Praga Leonardus Polla de Sost. |
6 | 1713. (maggio) | + nella città di Padova - Giuseppe q. Pietro Canciani di Pr.o |
7 | 1716. (aprile) | + nella pieve di S. Agostina Val Belluna GBatta di Zuane Clauter |
8 | 1716.21.05 | + nella Crovatia - Giuliano Gonano di Sost.o |
9 | 1718.8.4 | + in Germania il notaio GBatta Rupil di Prato. 1718.9.18 sep.o nella ch. di Sost. (Gonano) |
10 | 1718.10.12 | + nella Germania - Antonio q. GB. Del Fabro di A. |
11 | 1719 (maggio) | + nella Val Belluna - Lonardo q. GB Casale, Pi. |
12 | 1720.14.6 | + nella Val Belluna - GBatta Casal |
13 | 1721 (maggio) | + in Germania - Gbatta del q. Zuane Cleva di Pe. |
14 | 1721.22.2 | + in Germania - Giorgio di Cristoforo Roja |
15 | 1721 (maggio) | + in Germania - Lonardo di Dom.co Pramulin di Osais |
16 | 1721 (maggio) | + in Germania - Candido Gonano d'Osais |
17 | 1722.6.8 | + Antonio q. Andrea Cleva di Pe. Da piè del monte di Roda dalla parte del Cadore - sep.o a Vigo |
18 | 1723 (settembre) | + nella Germania - Lorenzo q. Giacomo di Colle di Pi. |
19 | 1724.28.8 | + nella città di Praga - il sig.o Urbano Leita di Pi. |
20 | 1724 (settembre) | + nell'Istria - GBatta q. Antonio Fabiano di Mungiton |
21 | 1724 (maggio?) | + nella Germania - Domenico Pramulin. |
22 | 1725.27.3 | + nella Germania - GBatta di Simon Rupil |
23 | 1725.18.4 | + nell'Istria - Valentino di Roia |
24 | 1725 (giugno) | + nella Val Belluna - Giacomo di Gieronimo Noioreto |
25 | 1727.9.11 | + nell'Istria Leonardo Tomasin di Sost. |
26 | 1727 circa natale | + nella Germania - Lonardo di Bertolo Troiano d'O. |
27 | 1728 | + nel Turro (o Turco?) Zuanne Leita ``non si sa come'' |
28 | 1728 | + nell'osteria di qua del Turro Giac.o q. Leonardo Troiano, è sepolto nella chiesa chiamata del Sangue di Christo |
29 | 1728. .7 | + nell'Istria Tomaso Pomarè di Prad. |
30 | 1728 | + nell'Istria villa di Vortaneggio Sebast.o q. Val.o Roia |
31 | 1728. | + nella Val Velluna Leonardo Martin di T. |
32 | 1728. | + nell'Istria Gio Batta di q. Pietro Rupil |
33 | 1728. | + in Trento GBatta di Nicolò Casale |
34 | 1729 | + in Tasin (o Tosin) Gbatta Casali |
35 | 1729 | + nella Val Belluna Giorgio Cimator |
36 | 1729 | + in Vicenza - GBatta padre di d.o Giorgio |
37 | 1729. 12? | + nell'Istria - Allessio Rupil |
38 | 1730. 6? | + nell'Istria - Sebastiano Tuniuti |
39 | 1732.prima del 16.6 | + nella Crovatia - Antonio q. Zuane Cleva di S. |
40 | 1732.17.5 | + soffocato nella Pieve di Peroldo di Cadore, e fu sepolto nel cemeterio di S. Michaele di Coralto sotto la cura del R.D. Giovanni Talamini Gioseffo Machin di Osais |
41 | 1732.17.11 | + nella Boemia - Sebastiano di Giac.o d'Agaro |
42 | 1733. .3? | + nella città di Braga - Lorenzo q. Giac.o Rupil di Pr.o |
43 | 1734. .6? | + nella Germania - Antonio q. Zuane Leita |
44 | 1734. .11? | + nell'Istria - Lorenzo di Antonio Giorgessi - A. |
45 | 1735.15.4 | + nella Germania in Faolainten - il sig. Osualdo Troiano |
46 | 1736. .9? | + nella Germania - Antonio Giorgessi d'Av. |
47 | 1736 | + in Cercivento - Giacomo fi. q. GB. Solaro di Sost., sep. Cer.o |
48 | 1737.9.3 | + in Villa - Seb.o da Luch di Sost.o, sep.o a Pr.o R.D. Jonne Hellero plebano Invilini |
49 | 1737 fra 30/6 e 14/7 | + in Germania - Mattio d'Agostnis |
50 | 1737 fra 30/6 e 14/7 | + in Germania - Nicolò fi. di Sebastiano Rupil |
51 | 1737 fra 30/6 e 14/7 | + in Germania - Gbatta fi. di Sebastiano Rupil |
52 | 1737 fra 30/6 e 14/7 | + in Germania - Giacomo di Bartolomio Colle |
53 | 1737 fra 30/6 e 14/7 | + in Germania - Matthia Capellaro di Pesariis |
54 | 1737. .12 | nella Val Belluna - Odorico Cleva di O. |
55 | 1738.18.12 | - in Lozzo - Paulo di GB Petris - sep. ivi. R.D. Antonio Belfi coop.e. R.D. Francesco Masi Par.o |
56 | 1738. .3? | - a Belgrado nell'Ongaria - Matthia f. di Giacomo Troiano |
57 | 1739.2.3 | - nella Germania - Bartolomio fig. q. Zuane Cleva di S. |
58 | 1739. .5 | - nella Germania - sig. Antonio Leita |
59 | 1739. .10? | - in Germania - Zuane q. Bertolo Troiano |
60 | 1740. .6? | + in Germania - Francesco q. Antonio Giorgessi d'A. |
61 | 1741. .5 | + nella Val Belluna e sep.o nella ch. di Siedich - Giacomo di Martin Cleva |
62 | 17441. .6 | + nella Villa di Bolpet (Val Belluna), sep.o nella ch. di S. Felice - GBatta q. Giac.o del Fabro di A. - d'an. 15 c. |
63 | 1742 sep. 29/6 | + nella Germania s. Lorenzo Gonano d'O. |
64 | 1742. .12 | + nella Val Belluna - GBatta Petris |
65 | 1742. .12 | + nell'Istria - Pelegrino de Agaro |
66 | 1743. .4? | + nella Germania - Antonio Cimator di Pieria |
67 | 1743. .9 | + nella Germania - Christofolo q. Giacomo Trojano |
68 | 1743. .12 | + e sep.o nella pieve di Castions (Val Belluna) Zuane di Antonio Cleva |
69 | 1744.16.3 | + nella Germania - Pietro di s. Giacomo Vergendo di S. |
70 | 1744. .5 | + nella Val Belluna - Domenigo f. di Paolo Premulin |
71 | 1744.19.8 | a Possavia - Giov.i Giorgessi di A., an. 72 c. |
72 | 1744.11.9 | a Praga - Giacomo Canciani di P., an. 51 c. |
73 | 1744.16.12 | in Germania - GBatta Pola di S. |
74 | 1745.30.1 | in Promtais (Boemia) - Pietro q. Giac.o Troian d'O. - an. 22 c. |
75 | 1745 sep. 6.5. | in Cavarzano (Val Belluna) - GB q. Giov.i Martin, T. - a. 37 c |
76 | 1745 +7.6 | in Cavarzano (Val Belluna) GBatta di Giac.o Martin, T. - a. 32 c. |
77 | 1746 +16.5 | a Praga - Giacomo q. Canc.o Canciani di P., a. 27 c. |
78 | 1746.6.6 | - in Boemia - Antonio q. Cristof.o Troiano, O. |
79 | 1746 +10.5 | - nell'Istria - Giov.i Gottardo q. Nicolo Tomasino S. a. 32 |
80 | 1746 +5.10 | - nell'Istria - Giac.o q. Giac.o del Fabro. A. |
81 | 1747 +24.4 | - nell'Austria super.e - Giovanni di Giac.o Naiaretto, Pri. - a. 49 |
82 | 1748.21.3 | nelle parti di Feltre - Sebastiano q. Giacomo Toniutti |
83 | 1748.10.1 | in Germania - Pietro q. Leon.o Pola - S. |
84 | 1747+20.12 | in Boemia - Antonio q. Bertolo Troiano, O. |
85 | 1748.16.5 | GBatta q. Antonio Cleva, d'O., an. 12, iens in Vallem Bellunensem lapsus in Deganum fluvium obdormivit in Dno... |
86 | 1748 +13.5 | nell'Ungheria - GBatta di Giac.o q. GB Machin, Pe., an. 14 |
87 | 1748 +4.12 | Sckinberg (Moravia) - Antonio q. Giac.o Troiano di Pi. - an. 41 |
88 | 1749.10.3 | in Baviera - Matteo q. Giov.i Puntil di Pi. - an. 62 |
89 | 1749 +11.7 | a Caverzano (Val Belluna) - Antonio q. GB Martin, O. an. 59 |
90 | 1750 + 5.4 | in Austria - Pietro q. Sebast. Di Luch di Sost., an. 48 |
91 | 1751.6.2 | Madd. Mo. Di Cristof. Gonano, S. an. 65, sep. in S. Pott. |
92 | 1751 +1.2 | in Istria - Antonio q. GB Cleva, S., an. 40 |
93 | 1752 +17.3 | in Versatiz (Boemia) - Agostino q. Matteo de Agustinis, P.o, an. 52 |
94 | 1752 +27.3 | in Istria - Osualdo q. Giov.i Cleva di S. |
95 | 1752.20.4 | Ampezzo - Mattia di GB Capellaro di Pe., an. 32 |
96 | 1752.06.26 | in Boemia - Valentino q. Pietro Rupil, P.o, a Praga |
97 | già qualche an. | in Boemia - Giacomo q. GB Gonano Pe. |
98 | già qualche an. | in Boemia - Giovanni q. Bertolo Solaro Pe. |
99 | 1752.18.9 | Praga (Boemia) - Giacomo q. Ant.o Troiano, O., an. 24 1/2 |
100 | 1753.16.1 | Libani de Belluno - Osualdo q. Antonio Fabiano di Mugniton, a. 65 o 61 |
101 | 1754 +15.10 | Capodimonte (Val Belluna) - Leonardo q. Fran.co Beiarzo di Pri, an. 66 - nella pieve di Cadola |
102 | 1756.10.1 | in Rovioz (?), città di Boemia - Leon.o q. Nicolò Cleva di Pe., an.51 |
103 | 1756 +24.3 | - in Istria - Lorenzo q. Pellegrino Rupil di P.o, an. 50 c. |
104 | 1756.19.10 | Admodum Rdus Pater Franciscus Minorita Giorgessi, susceptis Ecclesiae Sacramentis in conventu Porcenigi obiit in domino die 19 8bris currentis, ut ex litteris Patet, et sepultus fuit in monumento RR.PP., aetatis suae annorum n. 53 |
105 | (1757.3.1) | Ioannes filiuss Nicolai Brusesco de Pesarijs occisus Venetijs dei 27 elapsi, ut patet ex litteris Rmi dni Plebani Sancti Apollinaris sub die 29 eiusdem obiit in dno, et sepulti fuit pariter Venetiijs aetatis suae annorum n.o 25 |
106 | 1757.30.1 | - in Val Belluna - Margherita d. di Giov.i Troiano d'O. |
107 | 1757.16.2 | - in Istria - Gbatta di Nicolò Cleva di S., an. 31 |
108 | 1757.12.4 | - in Val Belluna. Lorenzo di Leon.o Casale di Pe., an. 24 1/2 |
109 | 1757.27.7 | - a Volkirchen (Germania) - Maria f. di Gregorio Giorgessi, A., an. 19 |
110 | 1757.15.7 | - Rdus Dnus Mathias Capellari obiit in Dno Missinae in Sicilia aetatis suae ann. n. 32 |
111 | 1757. .6 circ.r | - in Ungheria - Antonio q. Osualdo Roia di P.o, an. 53 |
112 | 1757.19.2 | - in Boemia - Giovanni q. Matteo Canciani di O., an. 35 |
113 | 1758 +primi .2 | - in Boemia - Pascolo q. GBatta Casale di Pi. - an. 42 |
114 | 1758. .2 | - Crekin (?) in Boemia - GBatta q. Leon.o Polmano di Pe. an. 73 |
115 | 1758. .6 | - a Trieste - Maddalena f. di Seb.o Gonano di Pe. - an. 15 |
116 | 1758. .6 | - Val Belluna - Giuseppe di Gbatta Machin d'O. - a. 27 |
117 | 1758.13.06 | - in Campo Paino (?) Sirolo presso Loreto - GBatta di Sebast.o Gonano di Pe. - an. 31 |
118 | 1758. +2.12 | - Condico, in Istria - GBatta q. Giovanni Cleva di Pe. an. 75 |
119 | 1759. .2 | - in Cadore - Osualdo di Leon.o de Agaro di T., an. 23. - sep. a Lozzo |
120 | 1759. .10 | - a Praga (Boemia) in hospitali Italico Agostino q. Osualdo Agustinis di Pr.o, an. 60 |
121 | 1759 + 2-12 | - a Montona (Istria) - Giovanni di Nicolò Cleva di S. a. 26 |
122 | 1760.21.2 | - a Dignano (Istria) - Gio. Giac.o di Simone Rupil di Pr.o, a. 24 |
123 | 1760.5.7 ante annum | - in Boemia - Giovanni q. Giac.o di Colle di Pi. - a. 73 |
124 | 1760.26.10 | - in Germania - Andrea di Luch di S. |
125 | 1760.26.10 | - in Istria - Mattia di Leon.o de Agaro di T. |
126 | 1761. + 17.2 | - in Istria - Antonius f. Michaelis Capellaro |
127 | 1761.28.5 | - nella par.a di Mel, sep.o nel cim. di S. Bart.o di Mercador - Leon.o q. Giac.o Pomarè di Pr.o d'an. 73 |
128 | 1761.23.7 | - in Istria - Leonardo q. Paolo Puntil di O. an. 73 |
129 | 1761.23.7 | - in Belluno - Giovanna ved. q. Seb.o Tuniutti di Prad. |
130 | 1762.18.1 | - in Val Belluna - Leonardo q. GBatta Casale di Pe. |
131 | 1762.20.8 | - nella parti della Boemia - Nicolò q. Paolo Cleva di Pe. An. 19 1/2 - non fuit verum [riferito alla morte] |
132 | 1763.27.1 | Admodum Rdus dnus Ioannes Bapta q.m Ioannis Giorgessa de Avausa sacramenti Ecclesiae munitus, ut patet ex litteris transmissis, obiit in Dno in Austria loco vocato Wolkirchen et sepultus est in eoden loco in Ecclesia sui beneficij die 3 huius aetatis suae annorum n.o 68 |
133 | 1763 + 16.5 | - in Moravia - Sebastiano di sig. Antonio q. Seb.o Rupil di A. an. 17 |
134 | 1763 + 8.8 | - a Capodimonte (Val Belluna) - Giovanni q. Filip. Comador, d'O. an. 73 |
135 | 1766.9.3 | Admodum Rdus dnus Antonius Solari de Pesariis Parochus Purghinits Austriae, susceptis Ecclesiae Sacramentis, animam deo reddidit, et sepultus fuit in Ecclesiae Sancti Jacobi dictae Villae an. 52 |
136 | 1764. + 18.3 | - a ... (Val Belluna) Odorico q. Odorico Cleva di O. an. 26 |
137 | 1764. + 18.3 | - in Val Belluna - Sabbata mo. di Giov.i Tuniuti |
138 | 1764.26.12 | - in Istria - Giovanni di Giacomo Petris |
139 | 1765.6.10 | - in Istria - Daniele f. di Giovanni Polmano di Pe. |
140 | 1766.23.7 | - in Istria - Osualdo q. Osualdo ol. Giov.i Cleva di S., an. 14 |
141 | 1766 | nel Feltrino - Gbatta D'Agaro di Truja |
142 | 1768.11.16 | - in Istria - Giovanni Billian di Asio ab. Pr.o |
143 | 1768.11.16 | - in Istria - Cristoforo q. Cristof. Gonano di Sost.o |
144 | 1768.21.4 | - in Moravia - Leonardo q. Agostino Roja, an. 77 |
145 | 1768.17.5 | - in Val Belluna - Matteo q. Leon.o Cimador di Pi., an, 50 c. |
146 | 1768 + 29.9 | - in Boemia (?) - Gio. Giacomo q. Giacomo Rupil |
147 | 1769. .2 | - in Liburnia - Michele q. Matteo Canciani dom.o Prato, oriundo d'Osais |
148 | 1769. .2 | - in Istria - Antonio q. Giov.i Burnetto di Pr.o |
149 | 1769.5.5 | - Barbana (Istria) - Antonio di Matteo Tomasin di S. an. 16 |
150 | 1769.+ 9.5 | - in Moravia - Michele q. Giac.o d'Agar di T. an. 61 |
151 | 1769.24.9 | - a Trieste - Sebastiano q. Sebast.o Canciani di Pr.o - an. 31 |
152 | 1770.27.2 | - in Polpet (Belluno) e sep. nel cim. della ch. di S. Felice - Gio. Pietro q. Giuseppe Canciani di P.o, an. 65 |
153 | 1772.27.6 | - in S. Giustina (Feltre) - Antonio q. Giov.i ol. Seb.o Agostinis, P.o, a. 17 g. 39 P. Domenico Artico sac. ivi |
154 | 1772.27.5 | Do.ca di Giov.i q. GB. Martin di T. d'a. 1 1/2 - batt.a nella cattedrale di Belluno |
155 | 1771.27.4 | - sep.o nel cimit. di S. Giorgio di Verzano dal cappell.o di Bolzano - Gbatta ... d'anni 58 |
156 | 1774.13.1 | - Venezia, a S. Servolo - Candido q. Giov.i Naiareto di P.o, an. 41 |
157 | 1775.26.6 | - nel Bellunese neci occubuerunt in aquis iocantes, sepultique fuerunt Caodiponte Mattia d'an. 18 e Giovanni d'an, 11 figli di GBatta q. GBatta Casale di Pr. |
158 | 1775. + 6.2 | - nella villa di Taverge, pieve di Castion di Belluno, - Uldarico q. Leonardo Cimador di Pi. (n. 18.1.1717) |
159 | 1775.28.9 | - in Trieste - Lorenzo q. Giov.i Gonano d'O. d'a. 48 meno 1 mese - sep.o in Cathedrali S. Justi per Valentinum Villae Vic.m Cur.m |
160 | 1775. .12 | - nel Bellunese, sep.o nel cim. della Pieve di Cadola - Domenico q. GBatta Bearzo di Av. |
161 | 1775+ 3.12 | e sepolto nel cim. di S. Pietro di Stercò - Lorenzo q. Orfeo Cleva, d'O. |
162 | 1776.16.9 | - in Buie (Istria) - Giovanni di Giac.o Machin d'O. |
163 | 1776.29.9 | - Io Bapta olim Christophori Gonani de Sostasio huius Serenissimae Reip. Miles anno 53 c.o suae aetatis Venetiis et ut arbitor in Nosocomio S. Servoli obijt, ... |
164 | 1777.4.2 | - in Istria - Giacomo q. Lor.o Gonano d'O., an. 18 c., sep nel cim. di S. Lor.o - oggi qui l'eseq. |
165 | 1777.17.10 | - in Verteneglio (Istria) - Giovanni q. Giac.o Gonano d'O., an. 30 c. |
166 | 1778 + 30.6 | - a Paluzza - Valentino q. Giovanni Rupil - an. 38 c., di Pr. |
167 | 1778 + 24.7 | - in Ospedale di Cadore - GBatta q. Gius.e Machin d'O., an. 70 c. |
168 | 1779 + inverno | - nel Padovano - GBatta q. Giac.o Capellari di Mugniton |
169 | 1779 + 5.5 | - nell'Istria - Antonio q. Biagio Cleva di S. - an. 50 c. |
170 | 1780. + 23.5 | - Leonardo q. GB Casale Pi. an. 58 c. - sep.o in cura di S. Pietro a Sospiroi (Feltre) |
171 | 1780. + 24.10 | - nell'ospit. di Pola - Nicolò di Giac.o Cleva di S. d'an. 15 c. |
172 | 1780 + 12.11 | - in S. Vincenti (Istria) - Nicolò di Pietro Rupil di P. - ann. 22 c. |
173 | 1781 sep. 14.7 | + in Pirano tornando dall'Istria - Bortolo q. Giov.i Machin d'O., d'an. 20 c. |
174 | 1781, + 2.8 | in S. Lor.o Passivadico (Pesenatico), sep. nel cim.o di quella collegiata - Antonia mo. Di Nicolò Najaretti di P.o - an. 40 c. |
175 | 1781. + 1.5 | nell'ospit. di Praga - Agostino q. Seb.o Augustinis, O., a. 73 c. |
176 | 1781. + 22.12 | - in Visinada (Istria) - Giacoma q. Giac.o Gonano, d'O., a. 21 c. |
177 | 1783.12.06 | Die 12ma junii 1783 - Iacobus f. Ioan. Bapta filii Urbani Bearzo de Prico aquas fluminis Piave extra modum necessario bibens eo in flumine a vita miserime discessit, cuis corpus a flumine emissum humavit Rdus Dnus Bartolomeus Rizardi Hospitalis de Cadubrio Curatus in Coemeterio SS.ae Trinitatis |
178 | 1784.23.11 | - GBatta Bearzo di Pri. an. 60 c. apud Illiricam nationem |
179 | 1785-.+ .12 | in Germania - Sebastiano Agostinis di S. |
180 | 1785. + 17.12 | - nell'osp. di Trieste - GBatta Bearzo di Av. |
181 | 1786.22.4 | - a Parenzo - Giuliano di Costantino Gonano di S. an. 14 |
182 | 1786.8.5 | - in dioc. di Belluno o Feltre - Sebast.o fu Ant.o Luc di S. an. 50 c. |
183 | 1786.12.5 | - in Pirano (Istria) - Sebast.o q. Zuane Agostinis di P. |
184 | 1785. .10 c. | - a Seffenberch (Boemia) - Pietro q. Giacomo Roia di Pr.o |
185 | 1787. .1 | - in Barbana (Istria) - Nicolò q. Matteo Tomasin di S. - a. ... |
186 | 1786. gen.o c. | - in Boemia - Giacomo q. Giov.i Naijaretto di Pri, an. 60 |
187 | 1788. .1 | - in Barbana (Istria) Osualdo di Filippo Cleva, an. 8 1/2 c. |
188 | 1788.1.2 | - in Istria Antonio q. Giuseppe Cleva di S. d'a. 50 c. - sacram.o dal Rettor di Braicovio sep. nella ch. di S. Vettor. |
189 | 1788.27.6 | - Maranzanis - Lucia f. q. Gbatta Rupil di Pr.o d'a 53 1/2 c. - sep. da Rdmo D.no Jne Bapta da Pozzo P.o in S. Nicolai de Comeglians Coemeterio |
190 | 1788.15.3 | - nella città di Pedena (Istria) Gian Maria di Zuanne Mecchia di Muldurus, d'a. 30 c. |
191 | 1788. +15c.7 | - in S. Lorenzo (Istria) - Giov.i Giuseppe di Sebast. Luch di S., a. 11 c. |
192 | 1788. 23.7 | - Coridico (Istria) - Pietro q. Giacomo Polla, d'a. 16 c. |
193 | 1788, + 10.11 | - in S. Lorenzo (Istria) - Sebast. Luch di S.o an. 49 c. - referente Rmo Can.co Gramaticopolo Rettore di d.o luogo |
194 | 1788 +12.12 | - nel Castello di Mel - Giovanni di Giac.o Troiano d'O. - an. 70 c. |
195 | 1790.9.11 | - Maria mo. di Giov.i Pontil nunc demorantis in civit. Belluni - a. 54 |
196 | 1798.26.5 | - a Lungis - Giov.i Mecchia di Asio ab. Sost. - sep.o nel cim.o di Castoja da R.D. Antonio Puppis ivi piev.o |
197 | 1805. + fine feb.o | - a Barbana (Istria) - Antonio q. Giac.o Cleva di S. an. 48 c., sep.o a S. Croce |
198 | 1805 sep. 21.5 | - in Istria - Elena fu Osualdo q. Bort.o Casale Malici, d'a. 49 |
199 | 1806.12.1? | - nell'Osp. di S. Ant.o Ab.e (Tolmezzo?) - Giacomo Chraizer di Prad.i |
200 | 1806.25.7 | - a Parenzo - Pietro di GBatta fu GB q. Ric. Casale Balet, an. 55 |
201 | 1809. +18.1 | - GBatta q. Mattia Giorgessi a Lussin Grande (Dalmazia) Piev.o Can.co Giov.i Fedrigo |
202 | 1809. +6.8 | - a Volpet (par.a di Cadolae nel Bellunese) - Leon.o q. Val.o Roja |
203 | 1810. .1 | - a Belluno - Giacomo Martin di Pieria |
204 | 1810. .3 | - a Belluno - Maria mo. q. Giac.o Martin di Pieria |
205 | 1813. + 6.2 | - a S. Lorenzo (Istria) - GBatta Luch di Sost.o a. 39 |
206 | 1815. .1 | - nell'Istria - Antonio Fabian di Mugniton d'an. 34 |
207 | 1815 sep. 6.1. | - a S. Giustina nel Bellunese - Cattarina ved. q. Flor.o Rupil a. 68 Rmo Giuseppe Cima arciprete - sepolta nel cim.o di Mean. |
208 | 1815.4.8 | - a Mortegliano (Friuli) - Giacomo Fachin di P.o, a. 45 |
209 | 1817.3.4 | - a S. Lorenzo (Istria) - Nicolò q. Antonio Cleva di S. an. 41 |
210 | 1817 + | nella Pieve di Gorto - Antonio Mecchia domic.o a S. e un de' suoi figli |
211 | 1817 + | nel Bellunese - Nicolò di Pietro Casale di Pi. |
212 | 1818.7.5 | - nell'osp. di Udine - Maria q. Diodato Capellari, an. 43 |
213 | 1817.7.5 | - a Raveo (par. d'Enemonzo) - Pietro Antonio di Ant.o Cimador e di Dom.ca Rupil, d'an. 14 |
214 | 1818. + 11. | - a Mean - Giacomo di GBatta Agostinis di Pd. A. 23. (nel Bell.e) |
215 | 1818. +12.8 | - nel Bellunese - Canciano di Leon.o Agostinis di P. a. 17 |
216 | 1820.15.8 | - in Ovaro - GBatta di Natale d'Agaro di Pi. an. 27 |
217 | 1824. + 30.3 | Io. Antonius q. GB. Roja de Sostasio et q. Dom.ca Gortan, d'a. 50 in Marheim (Baviera) |
218 | 1824 +3.4 | - in Zovignaco (Istria) - Antonio q. Nicolò Tomasini e q. Marg. Giorgessi, an. 70 |
219 | 1824. + 13.4 | - nell'osp. di Udine - Antonio q. Giac.o Petris di Prad. a. 36 |
220 | 1824 + 6.8 | - a Corridico (Istria) - Antonio q. GB Tivan di S. an. 41 F. Saverio Lupetina par.o ivi |
221 | 1825 + 12.2 | - in Villa di Rovigno (Istria) - Mattia q. Giovanni Nojareto w q. Domca Cap.ri, di Pr.o d'a. 57 |
222 | 1825 + 8.5 | - in Barbana (Istria) Antonio q. Costantino Gonan, S., a. 73 |
223 | 1825. .5? | - a ... Nicolò di Giov.i Pontil d'O. |
224 | 1826.15.4 | - a Runchia (S. Giorgio) - Madd.a ved. q. Ant.o Tivan S. |
225 | 1826. .7 | - in Istria - Giacomo q. Matteo Luch e q. Natalia Gon.o di S.o an. 26 |
226 | 1827 | - Pietro q. Osualdo Rupil e di Osualda Pontil di Pr.o, d'an. 28 a Rossetto ad Cairum adversa fortuna navigans periit. Ita constat ex Documento Imp. Reg. Civ. Auctoritatis Venetiarum ... sun die 24 julii... |
227 | 1827.12.8 | - a Gemona - Domenica f. di Giuliano Roja, mo. di Greg.o Polla, d'an. quasi 22. sep.o in Coemeterio S. Antonii Rmo Carlo Venzoni arciprete |
228 | 1831.3.9 | - in Istria - Nicolò q. Ant.o Tomasini, S., - an. 48 |
229 | 1831.30.10 | - a Trieste - Valentino di Val.o Roja, d'an. 22 |
230 | 1832.15.4 | - a Sigiletto - Giac.o fil.o di Leon.o Agostinis e di Elisab. De Val - a. quasi 1 |
231 | 1832. + 17.11 | - a Runchia Costanza di Giov.i Toniutti e q. Dom. de Antoni, a. 23, + nella casa materna |
232 | 1833. + 4.3 | - in par.a di S. Sofia di Canfanaro (Istria) - GBatta q. Osualdo Casali e q. Pasqua Casali, an. 63 |
233 | 1834 + 19.5 | - in Agordo - Antonio q. Mattia Giorgessi, an. 13 |
234 | 1835 + 3.9 | - a Curidico (Istria) - Valentino di Pietro Bearz e Mag. Polzot d'A., d'a. 18 |
235 | 1837.17.1 | - a Barbana (Istria) - Antonio q. Ant.o Cleva e q. Sab. Capellari, S. d'a. 51 1/2 |
236 | 1836.21.7 | - a Buja (Istria) - Antonio q. Osualdo Casale e q. Maria Palman, di Pi. d'an. 83 |
237 | 1837 + 10.5 | - a Mantova - Osualdo q. Antonio Casale e q. Maria Crignis di Pieria, d'an. 44 |
238 | 1837. + 10.5 | - in Istria - Giovanni q. Ant.o Cleva e Giov.a di Nojareto di S., d'an. 43 (o 48?) |
239 | 1836 + 18.9 | - in Fasana d'Istria (dioc. di Parenzo e Pola) - GBatta q. Pietro Rupil di P., d'a. 65 |
240 | 1836 + 24.9 | - in Fasana - Speranza sua moglie |
241 | 1837 + 2.11 | - nell'ospit. milit. di Cremona - Natale q. Giac.o Polla, S., soldato |
242 | 1837 + 28.3 | - in S. Stef.o di Comelico - GBatta q. GB. Polla e q. Mad. Tomasino, S. a. 51 |
243 | 1838 + 24.4 | - nell'osp. Civ. di S. Chiara in Trento - Lorenzo q. Pietro Trojan e q. Giustina Cleva, d'o., an. 54 |
244 | 1839 +14.8 | - Frasseneto - Elisabetta q. Val.o Roja, d'an. 69 |
245 | 1839.27.9 | - a Clavais in ca. pat. Catt.a q. Ant.o Solaro e d'Anna Palman, mo. D'Agost.o Agostinis di S., d'a. 24 1/2 |
246 | 1839.11.11 | - a Barbana - Giovanni q. Ant.o Cleva e q. Sab. Capellari, S., a. 50 |
247 | 1841 ?8.2 | - in Eibisbolem - GBatta di Lorenzo Cleva d'O. d'a. 29 |
248 | 1842?.2.3 | - a Pirano - Giuseppe di Pietro Bearz e q. Mad. Polzot, A. a. 37 |
249 | 1842.19.9 | - a Umago (Istria) - Pasquale q. GB. Casale e q. Mad. Pontil, di Pi. an. 63 |
250 | 1842. + 10.8 | - nell'osp. Tolmezzo - Gottardo q. Gio. Giac.o Cleva e q. Lucia Vidale, di S. a. 50 |
251 | 1842.29.1 | - in Sbandatti (Istria) - Giovanni (vulgo dictus q. Pasquali Gonan) q. Catterina Bearzo, di Luch - an. 74 |
252 | 1844 + 22.10 | - pieve di Sedico (Belluno) - GBatta q. Floriano Rupil - an. 62 |
253 | 1845. +21.3 | - a Barbana - GBatta q. Luca Luch e q. Catt. Cimador, S., d'a. 17 |
254 | 1845. + 28.2 | - nell'osp. di Klagenfurt - Giovanni di GB Concina e di Maria Toniutti, di Pi. d'an. 21 |
255 | 1844. +24.12 | - a Barbana (Istria) - Giovanni q. Natale Pontil, Pi. an. 60 |
256 | 1844. + 11.11 | - a Barbana (Istria) - Catt.a Cimador ved. Q. Luca Luch, S. |
257 | 1846. + 9.5 | - a Venezia - Antonio di Lorenzo Gonan e Giac.o Casali, an. 25 |
258 | 1846. +28.8 | - in Istria - Mad.a q. Giov.i Premulin e Catt. Cimador, d'O., mo. di GBatta Gonan, d'a. 46 |
259 | 1846. +16.11 | - Leonardo di Leon.o Martin e di Dom. Gonan, d'O., morto abreptus Utini, ubi studio Poësis vocabat, post aliquot menses domini... è morto, d'a. 21 |
260 | 1846 +7.11 | - a Dignano (Friuli) - Giovanni q. Leon.o Martin e Marg. Gonan di T., d'a. 52 |
261 | 1847.6.5 | - in par.a di Forno Avoltri - d'apoplessia - Antonio di Amadio Tomasin, di S., an. 32 |
262 | 1847.4.11 | - in par. di Verzegnis - Giacomo q. Davide Puntil e Val.a D'Agaro, O. a. 54 |
263 | 1846.30.9 | - nell'osp. di Feltre - Pietro Antonio di Giov.i Rupil e Maria Rupil, d'a. 18 e m. 11 |
264 | 1848.26.7 | - in par.a di Pedevena (Feltre) - Giacomo q. Giov.i Martin e Anna Gonan T., d'an. 52 |
265 | 1849. +30.3 | - a Barbana - Felice q. Giov.i Agostinis e Maria Roja, S. |
266 | 1850 +7.3 | - a Longarone - Antonio q. Pietro Nojaretto e Dom.ca Rupil di Pri. |
267 | 1849.10.14 | + nell'osp. mil. di Temeswar (Ungheria) - Giovanni di Vincenzo Rainis, an. 22, m. 9 |
268 | 1849.8.12 | + nell'osp. mil. di Temeswar - Pietro Antonio di Ant.o Rupil e Catt. Capellari di A., an. 26 1/2 |
269 | 1851.05.11 | + nell'osp. mil. di Svolvoch (Galizia) - Giovanni di Dam. Toniutti e Lucia Cimador - an. 28 e m. 8 |
270 | 1851.11.13 | + in Stockerlin (distr.o di Paternion) - Giovanni q. Pietro Stefani e di Madd. Petris di P. d'an. 29 |
271 | 1852.01.24 | + osp. Udine - Antonio ill.o di Maria Monte di Pi., an. 27 |
272 | 1853.13.4 | + nell'osp. mil. di Ofen (Ungheria) - GBatta di Bertando Giorgessi, A., d'a. 23 m. 10 |
273 | 1854.03.08 | + in Agron, parr.a di Sospirolo (Belluno) - Giovanni q. Giov.i Agostinis e Maria Agostinis, P.o, an. 60 m. 5 |
274 | 1854.26.4 | + in Tesino (Feltre-Bell.o) - Giovanni q. Fran.co Casali e Maria Martin, Pi., an. 70 |
275 | 1855.4.3 | + osp. civ. Belluno - Giovanni q. Amadio Petris e di Lucia Luch, di Prad., d'a. 25. |
276 | 1855.11.9 | + osp. mil. Udine - Simone di Gabriele Agostinis, an. 30 |
277 | 1855.13.7 | + Trieste - Osualdo q. Pietro Pontel e Dorotea Casali, a. 37 |
278 | 1855.23.7 | + osp. mil. Verona - Valentino di GBatta Rupil e Maria Trojan d'A. an. 28 |
279 | 1854.26.10 | + Sbraila, soldato - Giacomo di Antonio Martin e Marianna Capellari, d'a. 28 |
280 | 1855.22.12 | + osp. civ. Trieste - Michele q. Canciano Canciani, an. 52 |
281 | 1856.2.6 | + in Gradac di Möttling (Carniola) - Antonio q. Osualdo Casali e di Maddal. Martin, Pi. an. 28 |
282 | 1855.18.7 | + osp. mil. di Munkacs - GBatta q. Lorenzo D'Agaro e di Giovanna Luch, T. an. 21 |
283 | 1857.1.3 | + Parenzo (Istria) - Giovanni q. Sebast.o D'Agaro e Maria Capellari, Pi., - an. 63 |
284 | 1857.5.3 | + in par. di Tisoi (Belluno) - Antonio q. Leon.o Martin e Marg. Venturini di T. an. 59 |
285 | 1857.30.4 | + in Illegio - Maria Dom.ca di Pietro Rupil e Orsola Canciani, P.o, improvvisamente, an. 18, m. 8 |
286 | 1856.13.10 | + Pola - Prosdocimo di Leon.o Bearzi e Maria Giorgessi, A. d'a. 33 |
287 | 1857.18.11 | + in Breitenau (Austria) - Giacomo di Giac.o Martin e Orsola Pomarè, T., an. 22 |
288 | 1856.17.9 | + in par.a di Ss. Pietro e P. di Sospirolo (Belluno) - Cristoforo q. Giacomo D'Agaro e d'Elisab. Palman, T. an. 72 |
289 | 1853.11.5 | + in Kappel (Carintia) - repentinamente Antonio di Giac.o Rupil Tach e di Anastasia - an. 27 |
290 | 1858.28.3 | + a Padova in locto dicto I.R. Casa di Forza, ubi poenam luebat, Lorenzo q. Giac.o Gonan e Lucia Cimador, P.o, an. 53 |
291 | 1858.11.1 | + Parenzo - Margherita di Lor.o Gonan e Giac.a Casali, mo. Di Giac.o Rupil di P.o - d'a. 51 |
292 | 1859.3.6 | + presso Obervillach - Giuseppe q. Giac.o Martin e Maria Casali, T. a. 27 |
293 | 1859.3.6 | + presso Obervillach - Leonardo q. Gio. Odorico Cimador e di Catt. Martin, T. d'an. 19 5/6 |
294 | 1859.28.7 | + osp. Civ. Trieste - Maria Maddal. di Osualdo Canciani e Leon.a Cleva |
295 | 1860.23.7 | + in Volpet, par.a di Cadola (Belluno) Giovanni q. GB. Petris e Orsola Luch di Prad., an. 40 |
296 | 1857.6.10 | + in par. di S. Stef.o di Klappfeld (Carintia) - Osualdo q. Os. Rupil e Osualda Pontil, P. |
297 | 1861.5.10 | + a Pola - Lorenzo di Giov.i Martin e Dorotea Casali, di Pi. an. 33 |
298 | 1764.7.3 | + osp. Civ. Udine - Madd.a q. Pietro Rupil e Dom.ca Solari, P.a 36 10/12 |
299 | 1865.9.2 | + Trieste - Teresa di Nicolò e Maria Del Fabro, A. an. 35 |
300 | 1865.16.7 | + submersus in flumine Enns prope Neuhaus - Antonio di Giov.i Mecchia e di Lucia Marin di S. an. 26 3/4 |
301 | 1867.3.10 | + a Scorzè - Giovanni q. Pietro Nojaretto e Domca Rupil - a. 69 |
302 | 1868.31.8 | + in Hollenstein - Osualdo q. Giuseppe Bearzi e Giovanna Michieli di A. d'an. 40 |
303 | 1858.3.11 | + in par.a S. Maria ad lacum, in Diocesi Klafenfurt, Giacomo q. Valentino Cimador e Lucia Pugnet, di T. d'an. 22 - certif. del par.o 16.3.1870 |
304 | 1870.11.4 | + a Feistritz presso il Drau - GBatta di GB. Casali e Teresa Martin, di Pi. d'an. 21 |
305 | 1870.2.11 | + Trasaghis - D.a Gaetana q. Rodolfo Rodolfi, ved. q. sig. Mattia Canciani di P.o, d'an. 75 1/2 |
306 | 1871.8.11? | + Leisach presso Lienz (Tirolo) - Paolo q. Paolo Rupil e Marg. Agostinis, a. 51 1/2 |
307 | 1872.5.8 | + in curatia S. Annae in Fraesen de Schwanber - Giovanni q. Antonio Fior di S. an. 32. obiit repente |
308 | 1872.30.4 | + a Petrokseny - Iacobus q. Osualdi Casali et viv. Magd. Martin, di Pi. an. 41, obiit morte subitanea, soffocatus nempe in aqua |
309 | 1878.16.9 | + in Chirpoch (Austria) - Osualdo q. Giacomo e Maria Casali, T. a. 50 |
310 | 1879.2.10 | + in Raugesdorf (Carintia) Cimador Giacomo q. GBatta (chiapon) e Teresa D'agaro di T. d'a. 50 |
311 | 1880.8.8 | - Valentino q. Lugano Cimador (Durî) e Maria Casali, T., a. 57 post solis occasum Styriae flumen transiens super pontem sine repagulis ab eo lapsus est et aquis prae... raptus est usque Willach ubi die 19 dicti mensis repertus, die 21 tumulatus est. |
312 | 1880.1.4 | in par.a Toblach - Giuseppe di Natale Puntil e Teresa Stefani, d'O. d'an 10 /12 |
313 | 1880.15.9 | + in Germania - Rodolfo Mattia di Natale Puntil di Pi. |
314 | 1880.?.? | + in Turchia - Antonio Giacomo q. Antonio Ghidina di Pi. |
315 | 1881.07.06 | + Catterina di Osualdo Petris e Madd. Del Fabro, nub. Prad. a. 40. Utini dum incumbebat messi frumenti extra portam quam dicun Prachiuso repenti morbo correpta e vita migravit |
316 | 1881.26.12 | + a Dosoledo (par. di Candide) - Giacomo q. Gio. Giac.o Toniutti e di Catt. Capellari di Prad. a. 40 in domo sua invenutus est cadaver |
317 | 1882.30.4 | + a Feistritz Paternion - GBatta q. Pietro Casali d.o Pieroto, a. 42 |
318 | 1882.24.11 | - nell'osp. di udine - Maria Machin, mo. di Valent.o Trojan d'O. |
319 | 1887.12.5 | + in Witzchdorf Schönthal (Sassonia) - GBatta fu Lorenzo Casali e di Maria Mad. Casali, marito di Maria Teresa Avostinis di Pi. D'an. 48 |
320 | 1890.12.6 | + in Prussia - Luigi di Ant.o Agostinis e Catt. Toniutti di Prad. |
321 | 1898.17.11 | GBatta q. Val.o q. GBatta Polzot e q. Maria Susanna de Grach, d.o Çhapûla, di S., d'a. 58 e m. 5, sine sacramenti obiit aqua mersus prope Klagenfurt in Carintia hac eadem die circa horam octavam, ante merideim; prout constat ex nuncio per telegraphum hac eadem die dato |
Dall'anagrafi - Prato | ||
322 | 1889.7.9. | + in Hamil (Prussia) - Giulio di Mattia q. Mattia Agostinis dal Çuet, an. 18 e q. Maria Giorgessi. Maria sua sor. n. 31.10.1878 - professa 1906 - nell'Istituto della Provvidenza Cormons |
323 | 1889.23.12 | + nell'osp. Udine - Antonio fu Mattia Agost. Çuet e q. catt.a Caizer, an. 52 |
324 | 1884. 2. | + a Cleulis - Maria di Lino Giorgessi, a. 5 1/2 |
Pradumbli | ||
325 | 1895.9.1 | + a Pittsburg (Pennsilvania - Nord America) - Catterina fu Seb.no Bearzi, mo di Giac.o Cleva d.o Bulo an. 31 |
Prico | ||
326 | 1893.15.8 | + a Belovar, Giacomo di Giov.i fu Giac.o Bearzi dal Chilio, d'an. 14. |
327 | 1890.3.8 | + nell'osp. mil di Ancona - Giovanni di Antonio fu Giac.o Naiaretti di Urban, an. 21 1/2 |
Avausa} | ||
328 | 1886.27.9 | + in Austria - Giacomo suo fi. [di Giovanni Val.o fu Valentino Del Fabro da Jota], d'an. 16 |
329 | 1892.1.7. | + a Binklern - Osualdo fu Os.o Del Fabro di Lavardêt o Çau - an 30 - mar.o di Messenzo Furia Lucia |
Sostasio | ||
330 | 1872.5.8. | + Giovanni di Antonio Fior e di Mad.a Mion, an. 32, morto all'estero in Schenwergh |
331 | 1890. ... | + Gio. Giacomo, suo fratello [di Marianna du Pietro Ant.o q. Pietro di Ana e fu Marianna Dario], morì all'estero. (T.o di Palûd) |
332 | 1892.10.3 | + Gbatta fu GBatta Tivan a. 47 10/12 - moreto a S. Lorenzo del Pasenatico (Istria) |
333 | 1886.13.1 | + Anna Pasqua di Marco Dell'Oste, mo. di Michele di Mic. Tivan, an. 22 morta a Monpaderno (Istria) |
Osais | ||
334 | 1893.18.9 | + Leonardo di GB q. Giac.o Machin di Pich, a. q. 22 morto a Niceto presso Parma |
Pesariis. Ex mortuor.m I° che comincia col 2 marzo 1768 | ||
335 | 1785.12.12 | Giac.o q. Giul.o Solari muore in Pemifsenerutt (Austria) - sep.o da Don Giacomo Cecone per.o ivi |
336 | 1795.13.11 | + Ospedaletto Giac.o q. Lor.o Gonano d'anni 70 b. alle 21, sotto il carro, carico di vino, rovesciatoglisi addosso. P.Gbatta Pittini cooper. di Gemona |
337 | 1796.4.3 | + in Set (par. Castion, dioc. Bell.o) Ioanna vid. q. Osualdi q. Dan. Palmano |
338 | 1826.25.9 | + a Ragusa (Dalmazia) di sgorgo di sangue Giacomo fu Antonio Solari d'an. 62 - poco prima conf. e co.o p. il Giubileo - v'era per affari d'orologi - relaz.e del fu Antonio |
339 | 1848.2.4 | Jac.s f. GB. q. Seb. Gon. et Mariae q. Jac. Sol, an. 27 obiit Patavii in domo violentiae |
340 | 1772.11.5 | + in Auronzo Maria ux. Barth. q. Ant. Solari cum prole bapta ad lares - sep. in coem. S. Lucani dictae Pbebis - an. 25 c. |
341 | 1776.16.5 | + Osvaldus q. Ant. Cap. frater Curati, a Zoppola |
342 | 1783.2.1? | + Jacobus q. Ioan. Palman - in loco d.o dei Saini (Istria) |
343 | 1787.1.11 | + in rure Set par. Castion dioc. Bellun. Osualdo f. Dan. Palman, an. 50 |
344 | 1788.25.7 | + in Verteneglio Liburnis Joan.s f. Leon. ol. Joan. Polmano an. 34c. R.D. Joannes Barnaba par.s ivi |
345 | 1791.2.9 | + in Pordenone (S. Giorgio) GB. q. D.o Giuliano Solari, d'a. 45 c. R.D. Laurentius Grigoletti Parr.s |
346 | 1795.23.11 | + in Verteneglio Nic.s q. Leon.i Casale an. 60 c. JoB. f. D.i Leon.i Sol. Tunc Vert.ii commorans, R.D. Joan. Barnabà illic par.s |
347 | 1814.29.8 | + Artegnae Natalis q. Joh. Monici |
348 | 1825.9.9 | + a villa d'Invillino Antonio di Crist. D'Agaro venendo dall'Istria malato |
349 | 1846.18.4 | + nel comun di Chiusa Lor.o q. Elena Machin d'a. 51 m. 3, sep. Chiusa |
350 | 1834.10.10 | + Verteneglio Berd.o di Gio. Palman e di Cat. Gon. an. 9 1/2 |
351 | 1847.22.11? | + in par. S. Steph Comelici Os. Ant. q. Os. Cap. et Sab. Gon., an. 43, m 3 1/2 |
352 | 1849.2.5 | + Sappada Os. q. Jac. Cap. et Magd. Cas. an. 52 1/2 |
353 | 1850.29.6 | + Osualdus q. Barth. Sol. e Sab. Cimador an. 59. Cesii dioc. Feltr. |
354 | 1849.11.11 | + nell'osp. mil. di Temesvar JB. f. JB Cleva et q. Paschae ux., an. 25 relazione in Debrecin (Ungheria) 15.1.1851 |
355 | 1852.5.7 | + a Spalato Joan. f. Joan.s q. Jac. Cleva e Maria Palman, an. 12 |
356 | 1855.27.1 | + a Villa Joh. Daniel q. Dan. Palman et Mariae Gonan an. 57. m. 3 1/2 |
357 | 1855.4.8 | + Tulmetij Rmus D. Osainus = Isaias f. q. Antonij Sol. et Magd. Machin, Can.cus Civitatensis, an. 69 et m. 10 |
358 | 1859.14.8 | + Glemonae - Aloisius f. Barth. q. Jac. Solari e Val.nae q. JB. Sol., an. 9 m. 2 |
359 | 1862 ... | Morto fuori Joan.s q. Ant.i Cap. et Cath. Petris ab. 21 - qui militiae adscriptus erat. |
360 | 1863.29.8 | + Viennae Osvaldus f. GB Gon. et ol. Cath. Gon. an. 29 m. 7 |
361 | 1874.15.8 | + Furni infer. Laurentius ol. Osualdi Machin et Cath. (Machin) Gon. an. 74 d. 9 |
362 | 1879.28.5 | - Solari Joan.s q. Ant.i et Mag. Casali, an. 54, a Parenzo - Eccl. Sacr. susceptis sep. 3/s p. testimonianza data a Parochi Cathedralis Joanne Cleva Parentii |
363 | 1886.25.2 | + in Idstein apud Alemannos - Machin Jac.s Floreanus f. def.i Josephi et viv. Mariae Machin, an. 24 m. 9 |
364 | 1891.05.02 | + in Osopo Solari Isaia murat.e fu Isaia q. Isaia - e Val.a Machin - a. 61 - mar. di Dom.ca di Giov.i Cleva - Spaccata le testa per caduta dal carro |
365 | 1892.30.6 | + in Oaxaca (Messico) - Solari Giov.i Tut fu Osaino e Val.a Cleva an. 49 - mar. di Caterina fu Pietro De Zolt Ponte, morto non si sa perché |
366 | 1892.19.8 | + in Reggio Calabria - Solari Gaetano della Terra - di Giov.i fu Giuliano e di Maria fu Giac.o Machin - an. 21, carabin.e |
367 | 1893.13.8 | + in Pinarolo (Piemonte) p. tifo, alle grosse manovre, Palman Luigi Flor di GB. fu Dan. e di Dom.ca fu GB. Cleva, a. 22 |
368 | 1893.12.10 | + nella sua Curazia a Vinajo - Machin D.n GB. fu Lor.o q. Osualdo e fu Dom.ca Machin, an. 66 - idropisia - sep. 13 |
Fonte: BMG, archivio Roia, I-2-40 (38) - Excerpta ex libris canonicis et ex archivio Eccl. S. Canciani et Eccl. de Pesariis. |
Tabella 3
PROVINCIA | Catalogo 1906 | Catalogo 1914 | Differenza | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
n. | % | n. | % | n. | % | ||
Udine | 207 | 227 | 20 | ||||
Gorizia | 10 | 13 | 3 | ||||
Trieste | 5 | 5 | |||||
1 | FRIULI, GORIZIA, TRIESTE | 222 | 44,49 | 245 | 44,63 | 23 | 46,00 |
Dalmazia | 141 | 144 | 3 | ||||
Istria | 78 | 80 | 2 | ||||
Croazia | 4 | 4 | |||||
Illirico | 1 | 1 | |||||
Montenero | 1 | 1 | |||||
Epiro | 1 | 1 | |||||
Grecia | 1 | 1 | |||||
Creta | 1 | 1 | |||||
2 | ISTRIA, ADRIATICO ORIENTALE, GRECIA | 227 | 45,49 | 233 | 42,44 | 6 | 12,00 |
Belluno | 4 | 6 | 2 | ||||
Padova | 3 | 3 | |||||
Rovigo | 4 | 4 | |||||
Treviso | 1 | 2 | 1 | ||||
Venezia | 3 | 4 | 1 | ||||
Verona | 2 | 2 | |||||
Vicenza | 1 | 1 | |||||
Brescia | 1 | 1 | |||||
Ferrara | 1 | 1 | |||||
Forlì | 1 | 1 | |||||
3 | ITALIA SETTENTRIONALE | 21 | 4,21 | 25 | 4,55 | 4 | 8,00 |
Aquila | 10 | 14 | 4 | ||||
Chieti | 1 | 3 | 2 | ||||
Roma | 1 | 2 | 1 | ||||
4 | ITALIA CENTRALE | 12 | 2,40 | 19 | 3,46 | 7 | 14,00 |
Benevento | 1 | 1 | |||||
Campobasso | 1 | 1 | |||||
Catanzaro | 2 | 2 | |||||
Cosenza | 1 | 1 | |||||
Foggia | 3 | 3 | |||||
Potenza | 2 | 2 | |||||
5 | ITALIA MERIDIONALE | 3 | 0,60 | 10 | 1,82 | 7 | 14,00 |
Agrigento | 2 | 2 | |||||
Caltanissetta | 3 | 3 | |||||
Catania | 3 | 3 | |||||
Messina | 1 | 1 | |||||
Palermo | 1 | 1 | |||||
Trapani | 7 | 7 | |||||
6 | SICILIA | 14 | 2,81 | 17 | 3,1 | 3 | 6,00 |
TOTALE | 499 | 100,00 | 549 | 100,00 | 50 | 100,00 | |
Fonti: Ditta Fratelli Solari. Pesariis (Udine). Antica e premiata fabbrica di orologi da torre. Casa fondata nel 1725, Tipografia Giovanni Missio, Udine 1906 pp. 37-46 e Ditta Fratelli Solari, Antica Fabbrica Orologi da Torre Fratelli Solari-Pesariis (Udine). Fondata nel 1725, Tipografia Giovanni Missio, Udine 1914, pp. 47-54. |
Immagini





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Biblioteca del museo carnico «M. e L. Gortani» di Tolmezzo, Archivio Antonio Roia (d'ora in poi BMG, archivio Roia), I-2-40 (38) - Excerpta ex libris canonicis et ex archivio Eccl. S. Canciani et Eccl. de Pesariis. Per maggiori dettagli si veda l'appendice A.1. ↩
-
Ranieri Mario Cossar, «L'opera d'un orologiaio friulano a Salcano nel settecento (da documenti inediti)», in Ce Fastu?, vol. a. 17, n. 4-5 (1941), pp. 180-182. ↩
-
Sull'orologio di Tapogliano si veda Parrocchia di Tapogliano, 1695-1995. Nel trecentenario di consacrazione della Chiesa di S. Martino, a cura di Giulio Tavian, Parrocchia di Tapogliano, 1995, p. 35. ↩
-
Tutta la documentazione trascritta dal R. M. Cossar si trova all'Archivio di stato di Gorizia (d'ora in poi ASG), Archivio notarile, Antonio Milost, Busta 41, Filza 270. ↩
-
Archivio di stato di Udine, Archivio notarile antico (d'ora in poi ASU, Ana), Nicolò Giorgessi, B. 3656, 3657, 3658, 3659. Atto del 23.4.1738, n. 147, con allegata la lettera (atto n. 148) di Zuane pesa Moscha orologiaro, datata Udine 19 aprile 1738. ↩
-
Paolo Lodolo, Chel tic e toc… L'orologio della torre di Piazza Libertà a Udine, Chiandetti, Reana del Rojale 2004, pp. 44-45, 96. ↩
-
ASU, Ana, Nicolò Giorgessi, B. 3656, 3657, 3658, 3659. Atto del 5.5.1738, protocollo quinto (1737-1740), cc 34-35. ↩
-
ASU, Ana, Nicolò Giorgessi, B. 3656, 3657, 3658, 3659. Atto del 16.9.1742. Sugli Angelini di Rovigno si veda il sito web Gianclaudio de Angelini, Gli Angelini di Rovigno. ↩
-
ASU, Ana, Giacomo Giorgessi, B. 3660, Atti civili da 11. aprile 1746 a 6. maggio 1753. Sulla torre dell'orologio di Trieste, rinnovata collo stesso orologio nel 1747, si veda Giuseppe Mainati, Croniche ossia memorie storiche sacro-profane di Trieste, Tipografia Pigotti, Venezia 1818, vol. IV, pp. 255-256. L'iscrizione che ricorda l'opera è collocata nell'orto lapidario di Trieste; una sua foto è pubblicata sul sito web Triestestoria2006. ↩
-
ASU, Ana, Nicolò Giorgessi, B. 3656, 3657, 3658, 3659. Atto del 30.8.1754, n. 340. ↩
-
Ditta Fratelli Solari, Ditta Fratelli Solari. Pesariis (Udine). Antica e premiata fabbrica di orologi da torre. Casa fondata nel 1725, Tipografia Giovanni Missio, Udine 1906, p. 22. ↩
-
Državni Arhiv u Rijeci, Općina Cres, Zapisnici sjednica Općinskog vijeća (Libri consiliorum communitatis Chersi), A.1.2.5.1, Libro IX dei Verbali del Consiglio Comunale di Cherso (1770-1801), p. 85. ↩
-
Silvio Mitis, Cherso ed Ossero sotto la Serenissima. Notizie storiche raccolte da Silvio Mitis, Estratto dagli «Atti e Memorie della Società istriana di Archeologia e Storia patria», VoL XlIV, 1932, Stap. Tip. Coana & Figli, Parenzo 1933, p. 40. ↩
-
Archivio di Stato di Trieste, Catasto franceschino, Distretto di Pisino, Comune di Pisino, 1817, https://www. archiviodistatotrieste.it/AriannaWeb/main.htm#57378_archivio , 543.02, f. 382v, 387r (la pagina, consultata nel 2019, non sembra più disponibile!). ↩
-
Hrvatski državni arhiv, Croatia, Church Books, 1516-1994, FamilySearch, Rimokatolička crkva, Pazin, Marriages 1597-1635, 1656-1852, 1812-1847, image 293 (è necessario "loggarsi"). ↩
-
Hrvatski državni arhiv, Croatia, Church Books, 1516-1994, FamilySearch, Rimokatolička crkva, Pazin, Births 1685-1847, image 588 (è necessario "loggarsi"). ↩
-
Hrvatski državni arhiv, Croatia, Church Books, 1516-1994, FamilySearch, Rimokatolička crkva, Pazin, Deaths 1692-1847, image 477 (è necessario "loggarsi"). ↩
-
Hrvatski državni arhiv, Croatia, Church Books, 1516-1994, FamilySearch, Rimokatolička crkva, Pazin, Marriages 1597-1635, 1656-1852, 1812-1847, image 355 (è necessario "loggarsi"). ↩
-
Hrvatski državni arhiv, Croatia, Church Books, 1516-1994, FamilySearch, Rimokatolička crkva, Pazin, Deaths 1692-1847, image 470 (è necessario "loggarsi"). ↩
-
Hrvatski državni arhiv, Croatia, Church Books, 1516-1994, FamilySearch, Rimokatolička crkva, Pazin, Births 1685-1847, image 562 (è necessario "loggarsi"). ↩
-
Hrvatski državni arhiv, Croatia, Church Books, 1516-1994, FamilySearch, Rimokatolička crkva, Pazin, Marriages 1597-1635, 1656-1852, 1812-1847, image 387 (è necessario "loggarsi"). ↩
-
Roberto Starec, «I “mistri della Cargna” in Istria (sec. XVIIXIX)», in Cramars. Atti del convegno internazionale di studi Cramars. Emigrazione,mobilità, mestieri ambulanti dalla Carnia in Età Moderna, a cura di Giorgio Ferigo e Alessio Fornasin, Arti Grafiche Friulane, 1997, pp. 295-304, pp. 300-302. ↩
-
AST, Commissione provinciale provvisoria dell'Istria, B. 19, Fasc. 2747, prot. 6352; l'istanza di Giscomo Solari, datata Capod'Istria li 9. 7bre 1814, è riprodotta in ivi, p. 301. ↩
-
AST, Commissione provinciale provvisoria dell'Istria, B. 12, Fasc. 1830, prot. 2953 e B. 11, Fasc. 1662, prot. 2410. ↩
-
Camera di Commercio di Trieste, Il museo commerciale di Trieste, a cura di Guido Botteri, Catalogo del museo, Dolina 2005,p. 81. Una sessantina d'anni dopo, nel 1875, una proposta di G. Solari volta a introdurre migliorie all'orologio non verrà accolta, AST, Deputazione di borsa poi Camera di commercio e d'industria, B. 90, F. 1183. ↩
-
Gazzetta di Zara, 1 gennaio 1841, n. 1, p. 4; lo stesso avviso, già comparso sul numero del 29.12.1840, continuerà a essere riprodotto successivamente per qualche tempo. ↩
-
Cronaca della provincia del Friuli, in «L'Annotatore Friulano», 11.5.1853, n. 34, p. 144. I Solari subentrarono a Baldassarre Pustetto nei lavori di sistemazione dell'orologio. La vicenda è ripercorsa molto bene da Lodolo, Chel tic e toc… cit., pp. 51-64. Nell'atto di sepoltura viene definito «artifex horologiorum non mediocrus», BMG, archivio Roia, I-2-40 (38) - Excerpta ex libris canonicis et ex archivio Eccl. S. Canciani et Eccl. de Pesariis, p. 148. ↩
-
Cronaca settimanale, in «L'Alchimista Friulano», 21.5.1854, n. 21, p. 167. Sul “facoltoso commerciante” Nicola Bottacin si veda la pagina web del sito Padova Cultura dedicata al Museo Bottacin. ↩
-
Nel catalogo del 1906 figurano 14 installazioni in Sicilia e 10 in provincia di Aquila (v. tabella 3). ↩
-
Archivio storico del Comune di Monfalcone, Busta 141, fascicolo 3, Atti amministrativi. ↩
-
Giuseppe Sabalich, Ricerche di storia zaratina, Tipografia S. Artale, 1912, p. 45. ↩
-
Per la circolare si veda a p. 7 il punto relativo all'orologio della chiesa di S. Ingnazio di Gorizia. ↩
-
Enrico Nestore Legnazzi, Il nuovo orologio sulla posta e brevi cenni intorno al tempo medio, Tipografia Francesco Sacchetto, Padova 1867, p. 3. ↩
-
ivi, p. 5. ↩
-
ivi, pp. 6-7. ↩
-
Luigi Maschek, Manuale del Regno di Dalmazia per l'anno 1871 compilato colla scorta di dati ufficiali, Tipografia Fratelli Battara, Zara 1871, vol. Anno I, p. 39. ↩
-
Consiglio della Città di Trieste, Verbali del Consiglio della Città di Trieste. Anno Decimosesto, Tipografia del Lloyd Austro-Ungarico, Trieste 1876, p. 716. ↩
-
Narod, Split,14 Svibnja 1884. L'annuncio verrà ripetuto diverse volte nei numeri successivi. La versione digitale del bisettimanale Norod è consultabile sul bellissimo sito web della Österreichische Nationalbibliothek ANNO, Historische österreichische Zeitungen und Zeitschriften online. ↩
-
Orologio, in Narod, Split, 27 Travnja 1888. ↩
-
Orologi, in Narod, Split, 9 Listopada 1888. ↩
-
Tutta la documentazione si trova all'ASG, Comune di Gorizia, Busta 1432, Filza 3089, Fascicolo 90. ↩
-
Narod, Split, Utorak 7 Ožujka 1893. ↩
-
Ditta Fratelli Solari, Antica Fabbrica Orologi da Torre Fratelli Solari-Pesariis (Udine). Fondata nel 1725 - Premiata nelle migliori esposizioni, Tipografia Giovanni Missio, Udine 1914, pp. 37-46, 47-54. ↩
-
In realtà le nuove installazioni dovrebbero essere 54, in quanto quattro presenti nel catalogo del 1906 (Blessano, Gonars e Lauzacco, in provincia di Udine, nonché Castellier in Istria) non si ritrovano in quello del 1914. Negli elenchi non figurano i due orologi individuati da Franco Della Rosa, Fabbriche del Tempo: gli orologi pubblici dell'Amerino-Narnese, Consorzio per l'Assetto del Territorio e per i Beni Culturali del Comprensorio Amerino Narnese, Narni 1982, nel comune di Amelia (Terni), che quindi dovrebbero essere successivi al 1914. ↩