Durante il periodo veneto (1420-1797) la Carnia beneficiò di notevoli esenzioni e privilegi tributari, ma espresse un sistema fiscale locale frammentato, specchio dell'ampia autonomia riconosciuta alle singole ville.
Con la caduta della Repubblica Veneta tramontò un sistema di tassazione diretta basato sulla ripartizione del peso fiscale per quote (o carati) e si avviò un processo di trasformazione ispirato a principi di generalizzazione, progressività e perequazione impositiva. A inizio ottocento iniziarono le operazioni per la creazione del primo catasto geometrico particellare, fondato sulla mappatura completa del territorio e sull'iscrizione delle proprietà immobiliari in pubblici registri.
La superficie del neocostituito comune amministrativo di Rigolato fu suddivisa in cinque comuni censuari (Campiut, Rigolato con Ludaria e Givigliana, Vuezzis, Gracco, Valpicetto con Magnanins) coincidenti, almeno in parte, con quelli delle antiche ville. I dati censuri vennero registrati nei sommarioni del Catasto napoleonico (recte Censo provvisorio) le cui copie conformi all'originale - datate 28.2.1818 e conservate all'Archivio di Stato di Udine - riflettono la situazione esistente qualche anno prima (1812/1814 circa).
Si rende disponibile la banca-dati costituita dalla trascrizione del loro contenuto, creata nella fase di elaborazione del saggio Rigolato tra XVII e XIX secolo. Anime, fuochi, migrazioni - in particolare per la stesura del capitolo VII, Territorio e proprietà nel catasto napoleonico p. 271-349 - al quale si rimanda per ulteriori approfondimenti.
Scritto da Adelchi Puschiasis
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