Opifici, edifici abitativi e agricoli, manufatti nel Catasto napoleonico

Il primo catasto particellare venne istituito a inizio ottocento. La superficie del comune amministrativo di Rigolato, anch'esso nato in quel periodo, fu suddivisa in cinque comuni censuari (Campiut, Rigolato con Ludaria e Givigliana, Vuezzis, Gracco, Valpicetto con Magnanins) coincidenti, almeno in parte, con quelli delle antiche ville.

I dati censuri vennero registrati nei sommarioni del Catasto napoleonico (recte Censo provvisorio) le cui copie conformi all'originale datate 28.2.1818, sono conservate all'Archivio di Stato di Udine. Essi riflettono la situazione esistente qualche anno prima (1812/1814 circa) e fungono da chiave di lettura delle mappe catastali. Le singole particelle - individuate attraverso i numeri della mappa e relativi subalterni (mappale) - sono descritte col nome dei possessori, la denominazione dei pezzi di terra (toponimo), la qualità (destinazione d'uso), la situazione del terreno (posizione), la quantità (superficie in pertiche censuarie) e il valor capitale (valore d'estimo in lire italiche).

Nella tabella sottostante sono riportati i dati relativi a tutti gli edifici (agricoli, abitativi, artigianali) censiti nei cinque comuni censuari, estratti dalla banca-dati creata nella fase di elaborazione del saggio Rigolato tra XVII e XIX secolo. Anime, fuochi, migrazioni - in particolare per la stesura del capitolo VII, Territorio e proprietà nel catasto napoleonico p. 271-349 - al quale si rimanda per ulteriori approfondimenti.